tornitura legno

Come utilizzare correttamente la coda di porco fornita con i mandrini per la tornitura del legno

mandrino penne

Mi viene spesso domandato cosa serve per tornire una penna con il tornio per il legno, tutti gli strumenti base per realizzare una penna al tornio, allora ho deciso di creare questa guida per aiutare chi si approccia per la prima volta.
(Tutte le scritte in rosso sono link ai prodotti, basta cliccare sopra la scritta)

Per creare una penna con il tornio avrai bisogno di:

Dando per scontato di avere a disposizione un tornio e le sgorbie per lavorarlo, quello che dobbiamo prima di tutto controllare è la misura dell’attacco conico del nostro tornio. La misura è indicata con un numero e l’attacco con una sigla. Le sigle solitamente sono tre differenti ma si riferiscono allo stesso attacco definendolo in tre modi differenti. Abbiamo il Cono Morse (CM), il Morse Tape (MT) e il Morse Kone (MK) la misura invece è 1, 2, 3, ecc. quindi avremo per esempio CM2, MK2 ecc.
Questa misura ci consentirà di acquistare il mandrino per penne con l’attacco corretto per il nostro tornio.

Le prime operazioni

La prima operazione da effettuare è scegliere il Kit che vogliamo realizzare, ce ne sono da un pezzo di legno singolo o da due pezzi, scegliamo il legno che vorremo utilizzare, che abbia le dimensioni di grandezza e lunghezza corrette e lo tagliamo leggermente più lungo di quanto sarà la sua lunghezza definitiva.
A questo punto inseriamo il quadrello all’interno di un mandrino dotato di griffe lunghe, montiamo il mandrino da contropunta con montata la punta che serve per il nostro kit e procediamo alla foratura del quadrello. Dobbiamo fare attenzione in questa fase a non surriscaldare troppo il materiale, quindi la foratura dovrà essere eseguita ad una velocità bassa, massimo 650 giri e procedendo alla foratura con piccoli giri di avanzamento della contropunta. E’ consigliato ogni tanto di estrarre la punta per scaricare i trucioli che aumentano l’attrito e di conseguenza il surriscaldamento del quadrello.

Una volta effettuati i fori si prendono i tubicini di ottone del kit e si carteggiano per irruvidirli con una carta abrasiva grana 80.
Prendiamo una colla ciano acrilica densa e mettiamo una piccola striscia sul tubicino.
Inseriamo il tubicino all’interno del quadrello forato con un movimento rotatorio per distribuire la colla su tutta la superficie e aspettiamo che la colla indurisca. La colla cianoacrilica indurisce immediatamente se ci sono spessori sottili, nell’eventialità ci fossero spessori maggiori si può velocizzare l’indurimento con degli speciali attivatori.

Arrivati a questo punto dobbiamo spianare la testa dei quadrelli, e in questa operazione ci viene in soccorso il Barrel Trimmer che è un rasatore. Spianare la testa serve a permettere una corrispondenza perfetta tra la parte tornita e il kit penna
Il barrel trimmer è composto da una testa rasante e una barra che si inserisce all’interno del tubicino in ottone del kit, a seconda del kit utilizzato si deve usare la barra del diametro giusto, in modo che la rasatura della testa sia perfettamente ortogonale al tubo. Nell’eventualità stessimo lavorando con un kit del quale non possediamo la barra del diametro corretto, in commercio ce ne sono tantissime, possiamo tornire un pezzo di legno incollato ad un tubicino di legno del diametro che ci interessa, nel kit del barrel trimmel ce n’è già uno disponibile per questa operazione.

Ora non ci resta che montare i quadrelli sul mandrino e iniziare a tornire, facciamo però una distinzione tra i vari mandrini che possiamo utilizzare.

Mandrino per penne

In commercio esistono principalmente tre tipologie di mandrino:

Il Mandrino tradizionale è il primo mandrino che è stato messo in commercio, è composto da un attacco Cono Morse e una barra con all’estremità destra una parte filettata e in testa un piccolo svaso che serve per appoggiare la contropunta.
Per bloccare i pezzi in lavorazione bisogna inserire in ordine: boccola, quadrello, boccola centrale, quadrello e boccola finale. Se il kit è solo un legno ovviamente la boccola centrale non c’è.
Per poter bloccare i quadrelli, in modo che restino fissati mentre li torniamo, si deve bloccare il tutto tramite l’ausilio della Rotella in ottone esterna che si avvita sulla parte filettata dello stelo del mandrino. Per riuscire in questa operazione dobbiamo inserire sulla barra i vari spaziatori in dotazione con il mandrino fino alla filettatura, cosa obbligatoria se si sta realizzando un kit ad un solo legno, tipo Kit Sierra.
Per procedere con la tornitura ci resta di appoggiare la contropunta in modo che sostenga la barra del mandrino durante la rotazione. ATTENZIONE! è importante che in questa operazione non serriamo troppo la contropunta, perchè lo stelo del mandrino, sotto una eccessiva pressione, potrebbe piegarsi cambiando l’asse sul quale ruotano i nostri quadrelli!

Il Mandrino Modulare funziona sostanzialmente come il mandrino tradizionale, ha la caratteristica di avere una pinza di bloccaggio della barra che permette lo spostamento della stessa per allungarla o accorciarla in funzione del kit che stiamo lavorando, così da evitare di dover utilizzare gli spaziatori per arrivare alla parte filettata della barra per bloccare i pezzi e al tempo stesso limitare la possibilità di piegare la barra con movimenti errati della contropunta.

Il Mandrino a compressione per la tornitura delle penne lavora in modo diverso rispetto agli altri mandrini.
Il mandrino per penna a compressione è un grande passo avanti nella progettazione dei mandrini per tornitura penne.
Dimenticate quelle noiose operazioni per stringere i blocchetti, in questo mandrino avrete in dotazione una contropunta forata, dove alloggerà perfettamente lo stelo del vostro mandrino.
L’unica operazione che dovrete effettuare sarà quella di stringere la contropunta e la stessa comprimerà le boccole direttamente sul legno, evitando quelle possibili flessioni dello stelo del mandrino che ovalizzano le vostre torniture.
Non servirà più regolare la lunghezza dello stelo in funzione della lunghezza del meccanismo/blocchetto
Il miglior sistema sul mercato per la tornitura delle penne, facile, preciso, unico.

Le Boccole

Abbiamo nominato le boccole in queste varie operazione, ma cosa sono?
Le boccole servono a definire il diametro delle nostre torniture per poter far combaciare il legno con le parti metalliche dei kit. Hanno tutte un foro per poter essere montate sul mandrino e, nel caso di penne più grandi, sarà la boccola stessa ad ospitare il tubicino del kit, perchè quelle più grandi di 7mm. hanno un gradino per bloccare e sostenere il tubicino e di conseguenza il quadrello; è un po’ come se il quadrello galleggiasse sulla barra del mandrino e fosse fissato solo sulla boccola.

Finitura

Una volta definita la forma e il diametro del nostro pezzo tornito non ci resta che pensare alla finitura.
Capitolo quasi infinito, ci sono una moltitudine di possibilità legate a questo argomento, se siete alle prime armi la soluzione più veloce è quella di arrivare a carteggiare fino alla 400 e successivamente fare un fondo con la colla cianoacrilica molto liquida. Successivamente potete usare la Finitura australiana Shellawax nella versione liquida, che crea un bell’effetto molto lucido.

Altre possibili finiture sono quelle ad olio, quelle a vernice spray, particolarmente apprezzata la vernice melaminica, oppure fondo turapori e vernice acrilica lucida. Ci sono anche degli estimatori della finitura fatta completamente con le colle cianoacriliche, si eseguono molti strati di colla, intervallati da spruzzate di attivatore, e alla fine si eseguono finiture con delle carte abrasive molto fini, come le micro-mesh che arrivano fino alla grana 12000, finiture che considerando la finezza dell’abrasivo, devono essere eseguite in bagno d’acqua per evitare surriscaldamenti e deterioramento rapido dell’abrasivo.

Come abbiamo visto ci sono vari modi per arrivare a realizzare una penna con l’ausilio del tornio da legno, oltre ai quadrelli in legno si possono anche utilizzare dei quadrelli in acrilico che hanno colori molto sgargianti e accattivanti

Spero di essere stato utile con questa guida, se avete ancora dubbi non esitate a scriverci a: info@emporiodellatornitura.it

Saluti

Richard

mandrino per la tornitura del legno

Il mandrino per la tornitura del legno

 

La scelta del mandrino è una fase importante nella tornitura del legno, il mandrino è fondamentale per la realizzazione di tutti i manufatti che richiedono uno scavo, è sostanzialmente differente dai mandrini per metallo, principalmente per la conformazione delle griffe (o ganasce) che vanno a stringere il pezzo sulla circonferenza della presa mandrino invece che solo in un punto come quelle da ferro.

Le più performanti per tenuta sono quelle a forma di coda di rondine, sostanzialmente hanno una forma inclinata che blocca saldamente il pezzo in lavorazione. La costruzione della presa mandrino perfetta, con inclinazione identica alle griffe e dimensione che ne permette il contatto completo su tutta la circonferenza, garantisce una tenuta ottimale del pezzo e stabilità durante la lavorazione.

Ma quale mandrino per la tornitura del legno possiamo prendere?

Un prodotto con un ottimo rapporto qualità prezzo che siamo riusciti a portare sul mercato italiano è quello dell’inglese Charnwood che tratta due modelli di mandrini per legno di dimensione ottimale per tutti i torni in commercio con filetto nativo m33x3,5, eventualmente sono disponibili comunque vari adattatori mandrino per poterli utilizzare anche con altri passi.

Differenze

Il VIPER3 è un clone del Vicmarc mentre il NEXUS3 del Nova,  Sorby Patriot e Record Power SC3 e SC4, in entrambe i casi utilizzando le viti charnwood da prendere a parte.

Vengono forniti con chiave di serraggio, chiave per smontare le griffe e coda di porco. Tutti e due hanno una filettatura M33x3,5

Sono da considerare dei mandrini a se stanti, la casa madre garantisce la compatibilità delle ganasce/griffe con l’originale e con altri modelli

Se non possedete già un mandrino per la tornitura del legno, la scelta deve ricadere sulle differenze di base tra i due mandrini che sono solo le dimensioni delle griffe, il corpo è identico, anche nel peso, sono le griffe a differenziare il peso totale.

Anche le griffe aggiuntive sono identiche in forma e dimensione, cambia solo l’attacco e bisogna scegliere quelle dedicate al modello scelto nell’eventualità se ne vogliano aggiungere delle altre in futuro.

VIPER3

https://www.emporiodellatornitura.it/prodotto/mandrino-viper3-m33x35/

  • prese in espansione da 45mm a 80mm
  • prese in compressione da 67mm a 32mm
  • Peso 1,880 KG

NEXUS3

https://www.emporiodellatornitura.it/prodotto/mandrino-nexus3-m33x35/

  • prese in espansione da 53mm a 80mm
  • prese in compressione da 68mm a 41mm
  • Peso 1,940 KG
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